Le battaglie studentesche della primavera ’68 in un sorprendente racconto-verità
Pubblicato da Mondadori nel luglio 1968.
Nota redazionale: Giorgio Cesarano ipotizzò anche altri tre titoli:
“I rossi nuovi”, “I fieli e la battaglia”, “I gesti e le barricate”.
“Ai ragazzi dei radiomegafoni”
Naturalmente le persone fisiche e giuridiche i fatti i luoghi gli enti le aziende le istituzioni pubbliche e private e i loro simboli i partiti e le associazioni politiche sono da considerarsi in questo racconto perfettamente immaginari. “L’immaginazione ha preso il potere”.
G.C.
C’è un’ora in cui le operazioni della macchina divengono così odiose, provocano tanto disgusto, che non si può più stare al gioco, che non si può più stare al gioco nemmeno tacitamente. È allora che bisogna mettere i nostri corpi sugli ingranaggi e sulle ruote, sulle leve e su tutto l’apparato della macchina per farla fermare. È allora che si deve far capire a chi la fa funzionare, a chi ne è il padrone, che se pure noi non siamo liberi impediremo ad ogni costo che la macchina funzioni.
Mario Savio, del “Free Speech Movement”, Campus di Berkeley