Manifesto (100 x 70) realizzato a seguito dell’attacco terroristico del gruppo palestinese Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco (il 5 settembre 1972), realizzato dal “gruppo di Faina” dopo lo scioglimento di Ludd. Secondo Giorgio Moroni, partecipante al movimento genovese di quegli anni, «questo manifesto è un grande esempio di comunicazione politica, ancorché colta ed elitaria. La frase, di per sé una locuzione situazionista luddista/gappista efficace ma quasi di maniera, è combinata con uno strepitoso e artistico disegno nel quale un terrorista palestinese nudo (ambiguo e ideologico), con il corpo del David di Donatello e con il volto coperto da un passamontagna, si staglia solitario sul gradino superiore di un podio olimpico mentre sotto di lui, alla base del podio, si agitano volti atroci, tronfi e ottusi disegnati con tratti alla George Grosz o alla Otto Dix; in mezzo a questa folla gesticolante e confusa, a questa maggioranza silenziosa e merdosa di impiegati e sportivi, si aggira incredula una donna seminuda con medaglia d’oro e nastrino in mano chiedendo: “e adesso a chi la do?”» (dal sito Archiviomovimenti).